29/06/11

PRIMA O POI...: Comics On-Line #1

PRIMA O POI...: Comics On-Line #1: "A proposito di gente che fa fumetti on-line. Giusto per una panoramica su gusti, generi e stili. Solo per sottolineare quanti autori bravi c..."

Preso da qui.

27/06/11

Fats, la musica e il balloon

Colonna sonora obbligatoria per il fumetto di Igort&Sampayo che mi appresto a finire di leggere in questi giorni ...



23/06/11

MAME profumo di MAME


Dopo l'acquisto della Caanoo con un doppio tuffo carpiato mi sono immerso nel mondo del retrogame e, confrontado i suoi giochi con quelli della xBox, sto seriamente pensando che forse prima eravamo più intelligenti.

21/06/11

Back to the Past: Hugo ne sapeva


Periodo con la testa altrove quindi ne approfitto per continuare l'opera di "ripescaggio" dal mio vecchio blog, pratica che sta sfiorando l'auto-analisi; qui si parla di quella bella personcina di Victor Hugo e di sue analisi sull'architettura (e non solo) estratte da Notre-Dame de Paris.

[..] E di seguito stralci del libro che dovrebbero far ragionare ogni buon studente di architettura. Buona lettura (non siate pigri).

E' sicuramente ancor oggi un maestoso e sublime edificio, la chiesa di Notre-Dame di Parigi. Ma per quanto sia rimasta bella invecchiando, è difficile non sospirare e non indignarsi davanti ai guasti e alle mutilazioni innumerevoli che simultaneamente il tempo e gli uomini hanno inflitto al venerabile monumento, senza alcun rispetto per Carlomagno che ne posò la prima pietra, per Filippo Augusto che ne posò l'ultima. Sulla faccia di questa vecchia regina delle cattedrali, accanto ad una ruga si trova sempre una cicatrice. Tempus edax, homo edacior. E io tradurrei volentieri così: il tempo è cieco, l'uomo è stupido. Se ci fosse dato di esaminare con il lettore , a una a una, le diverse tracce di distruzione segnate nell'antica chiesa, vedremmo che la parte minore spetta al tempo, e la peggiore agli uomini, soprattutto quelli "del mestiere", giacchè tra i guastatori di Notre-Dame non pochi in questi ultimi due secoli si sono arrogati il titolo di architetti [..].

Così fu trattata l'arte meravigliosa del Medioevo quasi in ogni paese, soprattutto in Francia. Si possono distinguere tre specie di ferite sulla sua rovina e tutte e tre l'intaccano a differenti profondità: prima di tutto il tempo, che ne ha sbreccato qua e là e arruginito dappertutto la superficie; poi le rivoluzioni, politiche e religiose, che cieche e bestiali per natura, le sono piombate addosso tumultuose, strappandole la ricca veste di sculture e ceselli, spaccando i rosoni, spezzandone le collane d arabeschi e di figurine, abbattendo statue, ora perchè mitriate, ora perchè coronate; e infine le mode, sempre più sciocche e grottesche, contribuendo una dietro l'altra, dopo le disordinate e splendide deviazioni del rinascimento, alla fatale decadenza dell'architettura.
Le mode hanno fatto più danni delle rivoluzioni [..].

[..] Questo ucciderà quello. Il libro ucciderà l'edificio. A parer nostro, tale pensiero aveva due facce. In primo luogo era un pensiero da prete, indice del terrore del sacerdozio davanti a un agente nuovo: la stampa. Era lo spavento dell'uomo di chiesa abbagliato dalla luminosa invenzione di Gutenberg. Erano il pulpito e il manoscritto, la parola parlata e la parola scritta messe in stato d'allarme dalla comparsa della parola stampata; qualche cosa di simile allo stupore di un passero che veda l'angelo Legione aprire i suoi sei milioni di ali [..]. Voleva dire: la stampa ucciderà la chiesa. Ma a nostro avviso, sotto questo pensiero, indubbiamente il primo e il più semplice, se ne nascondeva un altro più nuovo, un corollario del primo, ma meno facile a socrgersi, ma più agevolmente contestabile, un punto di vista altrettanto filosofico, non più solo del prete, ma del sapiente e dell'artista [..]. Voleva dire: la stampa ucciderà l'architettura. Infatti, dalle origini fino a tutto il XV secolo dell'era cristiana, l'architettura è il gran libro dell'umanità, la principale espressione dell'uomo attraverso i diversi stadi del suo sviluppo, sia come forza sia come intelligenza. Quando la memoria delle prime razze si sentì sovraccarica, quando il bagaglio di ricordi del genere umano divenne così pesante e così confuso che la parola, nuda e instabile, rischiò di perderne lungo il cammino, si pensò d'iscriverli al suolo nel modo più duraturo e nello stesso tempo più naturale. Ogni tradizione venne suggellata in un monumento [..].
E finalmente nacquero i libri [..]. Il simbolo aveva bisogno di espandersi nell'edificio. Allora l'architettura si sviluppò di pari passo con il pensiero umano; diventò un gigante con mille teste e mille braccia, e fissò in una forma eterna, visibile, palpabile, tutto quel simbolismo fluttuante. Mentre Dedalo, che è la forza, misurava, mentre Orfeo, che è l'intelligenza, cantava, il pilastro che è una lettera, l'arco che è una sillaba, la piramide che è una parola, messi in moto contemporaneamente da una legge di geometria e da una legge di poesia, si raggruppavano, si combinavano, si amalgamavano, scendendo, salendo, giustapponendosi sul suolo, sovrapponendosi nel cielo, fino a quando ebbero scritto, sotto il dettato dell'idea generale di un'epoca, quei libri meravigliosi che erano anche meravigliosi edifici: la pagoda di Eklinga, il Ramseion d'Egitto, il tempio di Salomone [..].
Ogni civiltà incomincia dalla teocrazia per finire nella democrazia. Questa legge per cui la libertà succede all'unità è scritta nell'architettura [..]. La cattedrale stessa, questo edificio così dogmatico un tempo, invasa ormai dalla borghesia, dal comune, dalla libertà, sfugge al dominio del prete e cade in potere dell'artista, che la costruisce a suo modo. Addio mistero, mito, legge.
Regnano la fantasia e il capriccio [..].
Il pensiero di allora era libero solo in questo modo: poteva essere scritto per intero solo su quei libri che erano chiamati edifici. Quello stesso pensiero, sotto forma di manoscritto, sarebbe stato bruciato sulla pubblica piazza per mano del boia, solo che avesse avuto l'imprudenza di correrne il rischio; ma, inciso sul portale di una chiesa, poteva assistere tranquillamente al supplizio di se stesso, scritto in un libro. Non avendo dunque altra strada per uscire alla luce, il pensiero si affannava dunque a costruire edifici [..].

Per finire, senza parole.

Perchè l'amore è come un albero: cresce da solo, spinge profondamente le sue radici in tutto il nostro essere, e spesso continua a verdeggiare sopra un cuore in rovina. E l'inesplicabile è questo: più la passione è cieca, più è tenace; non è mai tanto solida quando non ha ragione di essere.

17/06/11

Martiri

Carta Straccia (in versione 2.0) sta tornando quindi mi fa piacere (a te non so) riproporre qui il mio primo contributo per la fanzine, apparso sul mitico #0 ... quasi 3 anni fa.

.. e tutto il mondo civile industrializzato esulta quando vede comparire sui megaschermi territoriali l’immagine del leader del Nuovo Ordine Mondiale Silvio Vanadio che annuncia: “Sto bene, il periodo della mia malattia è ormai solo un ricordo, e devo ringraziare di questo le persone che si sono occupate di me durante questi mesi, sottoponendomi ai “riti del sale e del corallo” ed offrendomi frequenti beveraggi di tisane d’edera, una vera manna per il fisico. In questa occasione mi preme ricordare le persone che tanti anni fa, dileggiate da tutti, sono state le promotrici di queste teorie di cura avanzata .. per questo il prossimo 29 Marzo, giorno di festa mondiale dell’Uomo Nuovo, sarò presente in piazza Vanna Marchi per tributare il giusto riconoscimento a quelle persone che, come Galileo, hanno spostato lo sguardo un po’ più in là dell’uomo plebeo qualunquista”. Infatti dopo la sua morte, a seguito di rinnovati studi sulle sue teorie, la figura di Vanna Marchi è stata completamente riabilitata. Molte altre scoperte del secolo scorso erano state considerate “truffe” dai viventi dell’epoca, mentre oggi sono i fondamenti della scienza dell’Uomo Nuovo. Le più importanti avvennero nella zona chiamata in quel tempo Sud Europa, come ad esempio l’ideazione del Tubo Tucker ad opera di Mirco Eusebi (altro martire della scienza che, come la sopraccitata Marchi, venne persino incarcerato dai ciechi ordini giudiziari), che a tutt’oggi è presente in ogni nostra abitazione per avere forti risparmi energetici nel riscaldamento degli edifici, e la riduzione dell'inquinamento atmosferico. Pensiamo con rammarico che, se questa tecnologia innovativa fosse stata presa nella giusta considerazione con la giusta tempistica, forse oggi non saremmo più costretti a girovagare per i nostri feudi fedelmente forniti delle nostre opportune maschere isolanti.E come non aver presente le richieste che l’onesto figlio dell'ex presidente del Congo Mobutu Sese Seko faceva a persone qualunque, offrendo loro un ricco compenso in cambio di un piccolo favore a titolo personale, per riuscire a sbloccare i suoi conti nell’ex area europea? Oggi suo nipote, responsabile finanziario della “Parte Molto Calda” del Mondo Nuovo ricorda e aborrisce la poca fiducia che l’uomo ha nei confronti dei propri simili. E se la starà ridendo sicuramente Alfonso Caparrone, legittimo proprietario della fontana di Trevi (regolarmente acquistata dai suoi antenati nella metà del ‘900) che sta per aggiungere alla sua collezione privata anche il Colosseo ed, incredibile a dirsi, anche il Wine Huge Glass, opera simbolica e dal valore imperante, universalmente riconosciuta come l’opera d’arte assoluta.

Chiudiamo il collegamento ricordandovi inoltre ..

11/06/11

Shop Online su Spreadshirt!


L'idea di aprire uno shop online con qualche grafica delle mie transitava per la mia mente a intervalli irregolari fino a quando decisi che, prima o poi, bisognava pur darsi una mossa ... quindi eccolo qui.

Il mio dubbio più grande era a quale sito affidare questo servizio, quale potesse rispettare il miglior rapporto qualità/prezzo/efficienza diciamo e, dopo varie prove, la scelta è ricaduta su spreadshirt (davvero ben fatto, anche se potrebbe impegnarsi un pò di più).
Naturalmente, rimembrando la lezione del mio più grande concittadino (a parte Rocco), prima di credere volevo vedere e così ho ordinato la mia bella magliettina che mi è arrivata comodamente a casa dopo 10 giorni, davvero niente male!


Quindi, son qui felice di annunciarti che lo Sciòp de "di Mestizie e di Tragezie" è pronto e in costante evoluzione, ti ci puoi indirizzare tramite il banner che trovi sotto la galleria nella colonna di destra oppure cliccando qui.

Per consigli o richieste particolari (ma tieni a bada i tuoi bollori) puoi scrivermi nei commenti o eventualmente inviarmi una mail.

09/06/11

PsicoBar


Ho creato un header per il blog dello psicologo Angelo Collevecchio (che conosco per ovvie ragioni, ma non quelle che pensi tu) ... l'idea di Freud e Jung seduti a un tavolino di un bar bevendo birra e caffè mi divertiva troppo.

06/06/11

All you need is R A N D O M !


Passeggiata lancianese foriera di nuove novità cartastracciaruole, nonchè friccicori imprenditoriali, nonchè bizze d'acquisto infantile, nonchè uno sciòp da vedere se funziona, nonchè vediamo se da tutto questo ne cacciamo un ragno dal buco.

03/06/11

Carlo Azeglio



L'ultima parte è particolarmente emozionante ...

02/06/11

I corti pubblicitari di Trondheim


Lewis Trondheim, esponente tra i più noti del fumetto francese, si è occupato della campagna promozionale delle Poste francesi; infatti l'autore di Lapinot, affiancato dall'animatore Jean-Matthieu Tanguy, ha realizzato una dozzina di vignette animate della durata di 40 secondi, che verranno trasmesse sul canale Youtube dell'ente francese e in futuro probabilmente anche nelle sue sedi per allietare le lunghe attese dei clienti.

Il primo episodio della serie è "Che cosa devono ancora inventare per La Poste".